La Commissione europea sta preparando la lettera con cui boccia la manovra economica italiana (tecnicamente il documento programmatico di bilancio) e la missiva potrebbe essere recapitata a Roma già il 18 o il 19 ottobre. Lo scrive lo Spiegel online che ha intervistato il commissario al Bilancio Guenther Oettinger. «Si è confermata l'ipotesi che la bozza di bilancio 2019 non è conciliabile con gli obblighi esistenti nell'Ue», afferma Oettinger. Pierre Moscovici non farà una controproposta, scrive Spiegel, ma si limiterà a rimandare alle violazioni dei dati di riferimento.
Roma ha inviato il testo nella notte di martedì, all'ultimo minuto, sottolinea il portale del magazine. La Commissione reagisce in modo particolarmente veloce: per la sua risposta avrebbe infatti avuto due settimane di tempo. L'Italia adesso dovrà, in breve tempo, presentare una nuova bozza. Lo Spiegel ricorda tra l’altro che “il governo italiano è ancora al di sotto del limite di Maastricht del tre per cento con i suoi nuovi piani di debito”, ma “secondo le regole dell’Ue, l’Italia deve anche ridurre il suo debito pubblico”.
Ma i giudizi negativi sulla manovra italiana non vengono soltanto da membri della detastata Commissione europea.
Il Cancelliere austriaco Sebastian Kurz (foto), amico di Salvini e del governo giallo verde è netto:"Il rafforzamento delle frontiere esterne e gli annunci contro i migranti che arrivano in Europa sono una cosa, la tenuta dell’euro e dell’economia del continente un’altra". E’ base a questo assioma che oggi l’Austria, presidente dei turno dell’Unione europea e membro con Berlino e Roma del cosiddetto “asse dei volenterosi” annunciato da Matteo Salvini il 12 luglio, è tornata a bacchettare l’Italia sulla manovra economica.
“Per l’economia e l’unione monetaria è assolutamente decisivo che quello che è stato concordato venga rispettato."I criteri di Maastricht valgono per tutti“ ha detto Kurz, “tutto il resto metterebbe a rischio non solo l’Italia ma avrebbe anche effetti negativi sull’eurozona“. Un siluro bello e buono alle aspettative di Salvini e Di Maio.
Dunque non c’è solo la Commissione Ue e i vari Juncker, Dombrovskis, Moscovici e Oettinger a richiamare Roma al rispetto dei patti. Il richiamo di Kurz arriva da uno dei Paesi che con l’Italia fa parte del cosiddetto “asse dei volenterosi” la cui nascita era stata annunciata da Matteo Salvini il 12 luglio. Il capo del Viminale aveva incontrato i colleghi ministri dell’Interno di Austria e Germania prima dell’avvio della riunione informale a Innsbruck convocata a livello Ue sulla questione migranti. Asse che, alla luce delle dichiarazioni del leader austriaco, evidentemente ha un ambito di azione molto limitato.