L'Arcivescovo di Firenze Betori: Scorgere il volto di Dio nel migrante


"Le diverse presenze culturali - ha ammonito il presule - vanno interpretate nell’ottica di inclusione che la Parola di Dio ci propone".
E' ineluttabile, di conseguenza, "recuperare la dimensione religiosa dell’incontro con l’altro, in cui realizziamo l’incontro con Dio".
Nel volto delle persone che abbiamo dinanzi si potrebbe "identificare l'angelo, il Cristo, il volto di Dio".
Sulla stessa lunghezza d'onda si era posizionato il cardinale Montenegro, che è l'arcivescovo di Agrigento: "È Gesù - aveva scandito nel corso dell'estate - a venire da noi su un barcone, è lui nell’uomo o nel bambino che muore annegato, è Gesù che rovista nei cassonetti per trovare un po’ di cibo".