Non solo Orbàn. Il caso Danimarca

In Danimarca, Paese dell'UE, il prossimo 17 giugno, si andrà al voto. L’immigrazione, come in altri Paesi, è diventato un tema centrale nel dibattito politico. La mano dura sull’ immigrazione clandestina porta voti. Il governo di centro destra ha avviato un giro di vite significativo sul fronte migratorio, che ha portato anche a un blocco dell’arrivo di nuovi rifugiati politici. All'inizio dello scorso mese di dicembre ha proposto una soluzione al problema dell’immigrazione clandestina in una maniera che fino a qualche mese fa sembrava dover essere il sogno proibito dell’ultradestra: creare un centro di espulsione sull’isola deserta di Lindholm. I primi migranti arriveranno nel 2021 ed è già stato messo tutto nero su bianco nella legge di bilancio per il 2019.
Il ministro delle Finanze, Kristian Jensen, ha presentato il progetto e dichiarato ai giornalisti che le persone “non saranno imprigionate. Ci sarà un battello che farà la spola da e per l’isola. Il traghetto, però, non effettuerà viaggi per tutto il giorno, quindi queste persone di notte dovranno essere di nuovo al punto di partenza. In questo modo, controlleremo meglio dove si trovano”. Insomma, il confine fra centro di espulsione e centro di detenzione è labile.
Non è tutto. Dall’inizio del 2017, circa 1.000 somali hanno perso i permessi di soggiorno danesi dal momento che il servizio di immigrazione ha deciso di riesaminarli. Secondo il Servizio di Immigrazione Danese, la decisione è dovuta al fatto che alcune parti della Somalia sono ora abbastanza sicure da consentire ai rifugiati e alle loro famiglie di tornare a casa (!). “E per questo è del tutto appropriato che i somali perdano la loro residenza in Danimarca”, ha affermato il ministro degli affari esteri e dell’integrazione Inger Støjberg (foto) .
“Se non hai più bisogno della nostra protezione e la vita e la salute di una persona non sono più in pericolo nel paese d’origine, e in particolare in Somalia, allora naturalmente devi tornare a casa e ricostruire il paese da cui sei venuto. Penso che la sicurezza in Somalia sia abbastanza buona - ha concluso Støjberg - e non capisco perché i somali debbano rimanere in Danimarca.”
Insomma in Europa, c'è chi cerca di fare peggio di Orbàn. E sembra riuscirci.