DENG XIAO SALVINI

 In attesa dell'esito della missione a Bruxelles dell'Avv. Conte, formalmemte presidente del consiglio italiano, impegnato in una trattativa con la Commissione europea per evitare che si dia il via alla procedura d'infrazione contro l'Italia, per lo sforamento nella legge di Bilancio dei parametri, siccome ormai i governo italino è prigioniero dei due dioscuri che se ne inventano una al giorno,

è scoppiata l'ennesima vertenza provocata dalle dichiarazioni del vero capo del governo, il vicepremier Deng Xiao Salvini, che, in visita allo screditato premier israeliano Nethanyau, alle prese con qualche problemino interno legato ad indagini per corruzione, ha pensato bene di vestire anche i panni del ministro degli esteri e mandar all'aria il delicato equilibrio dei rapporti tra Italia, Israele e Autorità palestinese che poggia sull'assunto "due popoli due stati", definendo Hezbollah terroristi.
Dichiarazioni che screditano ulterioremente la nostra diplomazia, dopo il flop della Conferenza sulla Libia, al punto che non si capisce cosa ci stia ancora a fare Moavero Milanesi, il titolare della Farnesina, Moavero Milanesi il cui ruolo è impalpabile.
non basta Salvini se ne infischia non solo della diplomazia ma persino del contingente italiano impegnato nella delicata missione in Libano di peacekeeping dell'Unifil, oggi guidato dall'Italia e composto da ben 1125 militari italiani, che opera in M.O.proprio in ragione della nostra tradizionale equidistanza tra le parti in conflitto.
Salvini, ovviamente cade dal pero e "non capisce lo stupore".
L'impessione invece è che volesse provocare tensioni dentro e fuori il governo, attività nella quale ha pochi eguali.
Infatti l'operazione gli è riuscita alla perfezione.
Ora non resta che attendere le conseguenze.
(E.P.)