Marrakesh, approvato il Global Compact for Migrant. Italia assente

Il patto delle Nazioni unite sulle migrazioni è stato adottato a Marrakesh, davanti ai leader di 164 Paesi. L'adozione è arrivata durante la conferenza Onu, nonostante le critiche di forze nazionaliste e contrarie alle migrazioni e dopo che vari Paesi si sono opposti o sfilati, tra cui gli Stati Uniti e l'Italia. Il Global Compact for Safe, Orderly and Regular Migration contiene 23 linee guida con cui "evitare sofferenze e caos" nelle migrazioni nel mondo.

Dopo 18 mesi di colloqui, l'accordo non vincolante era stato raggiunto a luglio dai Paesi Onu, fatta eccezione per gli Stati Uniti. In seguito varie altre nazioni si sono ritirate e hanno annunciato l'assenza alla conferenza, tra cui Australia, Austria, Repubblica Ceca, Ungheria, Lettonia, Polonia, Slovacchia, Cile. Si erano invece detti indecisi altri Paesi, tra cui l'Italia che ha fatto dietrofront sull'adesione, e Bulgaria, Estonia, Israele, Slovenia e Svizzera. La rappresentante speciale Onu per le migrazioni ha descritto queste ultime nazioni, tra cui l'Italia, come "impegnate in ulteriori decisioni interne".
Tra i principali sostenitori del patto Onu c'è la cancelliera tedesca Angela Merkel. "Le migrazioni sono un fenomeno naturale, si verificano in ogni tempo in tutto il mondo. Se accadono legalmente, sono una cosa positiva", ha affermato. Il segretario generale Onu, Antonio Guterres, all'apertura dei lavori a Marrakesh ha aggiunto che "la migrazione è sempre stata con noi ma, in un mondo dove è sempre più inevitabile e necessaria, dovrebbe essere gestita bene e in modo sicuro, non irregolare e pericoloso". Guterres, per cui "le politiche nazionali hanno maggior probabilità di successo con la collaborazione internazionale", ha anche smentito che l'intesa consentirà all'Onu di imporre politiche migratorie agli Stati membri, come affermano i detrattori.
L'Assemblea generale delle Nazioni unite dovrà adottare una risoluzione con cui appoggiare formalmente il patto Onu il 19 dicembre a New York. L'intesa afferma di voler "rafforzare la collaborazione internazionale fra tutti gli attori coinvolti, ammettendo che nessuno Stato può affrontare le migrazioni da solo, confermando la sovranità degli Stati e i loro obblighi secondo la legge internazionale". Gli Usa sono stati tra i più critici sul patto, sostenendo che aumenterà le migrazioni e renderà più difficile per i singoli Paesi rifiutare i profughi. Ma critiche sono arrivate anche dalle organizzazioni internazionali a difesa dei migranti, tra cui Amnesty International per cui non è altro che un primo passo: è "d'ispirazione su molti punti, con impegno all'applicazione limitato".