La nuova frontiera della migrazione regolare. Don Bosco 2000 accoglie 5 ragazzi eritrei e un sud sudanese arrivati grazie ai corridoi umanitari

Oggi abbiamo accolto a Roma, Areoporto di Fiumicino, 6 ragazzi giunti in Italia con i corridoi umanitari. Si tratta di 5 eritrei e un sud sudanese.
Sono arrivati direttamente a Fiumicino con un volo Alitalia. Non hanno dato soldi ai trafficanti, non hanno rischiato di morire nel deserto e neanche di affogare nel Mediterraneo. Senza contare che non hanno dovuto vivere per qualche mese nell’inferno della Libia.


I ragazzi non sono scesi fradici e malnutriti dalla nave ormeggiata al molo 4 del porto di Catania, ma sono arrivati sorridenti e profumati, con le valigie in mano e desiderosi di cominciare una nuova vita.
Il progetto, che prevede un corridoio per 500 persone, è promosso da Sant’Edigio, dalla CEI e da Papa Giovanni e ci vede coinvolti grazie alla rete salesiana. Il VIS, in Etiopia, sceglie i ragazzi che devono arrivare in Italia, l’Scs pensa all’accoglienza ed all’integrazione in Italia ed il Cnos provvede alla formazione dei ragazzi. I ragazzi verranno accolti nella sede di Don Bosco 2000 a Catania. Altri 8 hanno già cominciato il percorso a San Gregorio con Don Michele Viviano.
Un progetto pilota che è la nuova frontiera della migrazione regolare. Uomini, donne e bambini, con reali condizioni di disagio e bisogno che arrivano attraverso un canale legale in Italia per essere accolti ed integrati.
Così si salvano le vite e si sconfiggono le mafie della migrazione.
Agostino Sella